PROGETTO DI ACCOGLIENZA DI UNA FAMIGLIA SIRIANA A COLLEPASSO CON I CORRIDOI UMANITARI
Unisciti a noi nel dare il benvenuto a una famiglia siriana a Collepasso con il progetto “Braccia Aperte”, sostenuto dai Corridoi Umanitari.
Una casa vuota, una comunità locale solidale, un’amica impegnata con Operazione Colomba da 10 anni, il sentimento di impotenza di fronte all’incremento della violenza nel mondo ma soprattutto la voglia di trovare delle soluzioni e delle iniziative concrete di solidarietà tra i popoli… Per questo l’associazione Officine Cittadine ha lanciato l’idea di accogliere una famiglia di profughi siriani a Collepasso con il progetto “Corridoio umanitario”.
Il nostro “Gruppo di Accoglienza di Collepasso” è adesso composto da cittadine e cittadini di Collepasso e dintorni, dall’associazione Officine Cittadine e dalla Parrocchia Cristo Re di Collepasso che hanno deciso insieme di sostenere, nell’arco di circa 18 mesi, una famiglia Siriana proveniente dai campi profughi del Libano che giungerà in Italia grazie ai Corridoi Umanitari.
La Siria è in guerra da oltre 13 anni e tanti Siriani sono stati costretti a fuggire. Ma la vita nei campi di profughi del Libano è dura, disumana e fatta di sovraffollamento, abitazione precarie e nessun diritto, né al lavoro, né all’educazione e né alla salute.
Il nostro gruppo di accoglienza crede fortemente nei valori di solidarietà tra i popoli, di rispetto dei diritti umani fondamentali e di convivenza civile. Di fronte alle ingiustizie ed alla crudeltà della guerra, il nostro gruppo intende rispondere con un’iniziativa di pace concreta, con un progetto di accoglienza umana per ridare speranza a chi ha perso tutto.
Il nostro gruppo di accoglienza e la famiglia accolta saranno sostenuti dal progetto Corridoi Umanitari ed Operazione Colomba con delle formazioni ed un accompagnamento su misura (con psicologi, mediatori interculturali).
Il “Corridoio umanitario” è un accordo promosso dalla Comunità S. Egidio con il governo italiano che ha assicurato, dal 2016, un visto d’ingresso umanitario per circa 5000 profughi, con viaggi sicuri, senza dover rischiare la vita con i barconi nel Mediterraneo e alimentare lo sfruttamento dei trafficanti di uomini.
La vulnerabilità dei soggetti e l’urgenza del trasferimento sono i principali criteri di “selezione” delle famiglie. I volontari di Operazione Colomba svolgono incontri nei campi profughi, tenda per tenda, per valutare le situazioni familiare e le varie priorità. Nella scelta della famiglia, naturalmente saranno anche prese in considerazione le specificità del contesto locale e del gruppo di accoglienza.
Il progetto Corridoi Umanitari permette di fare arrivare in tutta legalità delle famiglie siriane in Italia. Una volta arrivata a destinazione, la famiglia è presa in carico dal nostro gruppo di accoglienza. Il progetto di accoglienza viene realizzato dal basso: grazie a semplici cittadini, gruppi associativi o parrocchiali che si sono fatti promotori, le persone accolte hanno ricominciato a vivere e a sperare nel futuro.
Toccherà a noi, gruppo di accoglienza, di farci promotori di accoglienza dal punto di vista economico e relazionale accompagnando la famiglia accolta in un percorso di inclusione che va dall’insegnamento della lingua italiana, alla frequenza della scuola, all’assistenza medica e burocratica, fino all’inserimento nel mondo lavorativo.
Il nostro approccio del progetto è di considerarlo come un percorso da fare “insieme” tra la famiglia ospite e la comunità locale, fornendo a ognuno opportunità di arricchimento: la conoscenza di realtà diverse, la reciprocità, persino la gestione dei problemi che la quotidianità dell’accoglienza presenta, può essere occasione per mettere in valore le risorse: materiali, umane, relazionali.
Unisciti a noi per dare speranza e costruire un futuro migliore per tutti .
COME SI PUÒ DARE UNA MANO
Donazioni finanziarie: Contribuendo con donazioni monetarie per sostenere le spese del progetto di accoglienza.
https://www.produzionidalbasso.com/project/braccia-aperte/
Volontariato: Offrendosi come volontari per fornire supporto pratico e emotivo alla famiglia accolta.
Condivisione: Diffondendo informazioni sul progetto e sensibilizzando altre persone nella comunità sull’importanza dell’accoglienza e dell’integrazione.
Networking: Mettendo in contatto il gruppo di accoglienza con potenziali datori di lavoro o risorse educative nella zona.